Lo Space Shuttle Discovery è pronto per il rientro sulla terra programmato per domani (sabato 14 giugno) al Kennedy Space Center in Florida. Ma durante la fase di test dei motori e dei sistemi di rientro, effettuata poche ore fa, qualche cosa di imprevisto ha attirato l'attenzione degli astronauti.
Un detrito di natura ancora non identificata è stato osservato nella scia della navetta. Ci sarebbe anche un'ammaccatura nel timone che ad una prima analisi non appare grave ma che sicuramente richiederà ulteriori controlli per una valutazione definitiva. "Abbiamo visto un oggetto partire dall'ala destra verso la coda" ha detto il comandate della STS-124, Mark Kelly, al centro controllo missione di Houston. Le foto a disposizione della Nasa (tratte da un breve video girato dalle telecamere dello Shuttle) mostrano un oggetto delle dimensioni di una trentina di centimetri che secondo alcuni esperti potrebbe essere un pezzo di ghiaccio o forse un gancio di sicurezza per lo scudo termico. Un danno che non porrebbe rischi al rietro nell'atmosfera.
Lo Space Shuttle Discovery è pronto per il rientro sulla terra programmato per domani al Kennedy Space Center in Florida. Ma durante la fase di test dei motori e dei sistemi di rientro, effettuata questa mattina, qualche cosa di imprevisto ha attirato l'attenzione degli astronauti. E in un primo momento fatto temere per la riuscita dell'atterraggio. Si è trattatato di un detrito osservato nella scia della navetta e di un'ammaccatura nel timone che ad una prima analisi non appare grave ma che sicuramente richiederà ulteriori controlli per una valutazione definitiva. "Abbiamo visto un oggetto non identificato partire dall'ala destra verso la coda" ha detto il comandate della STS-124, Mark Kelly, parlando con il centro controllo missione di Houston. Grazie ad alcune foto (tratte da un breve video girato dalle telecamere dello Shuttle) i tecnici della Nasa hanno individuato l'oggetto avvistato dagli astronauti: si tratta di un fermaglio che serviva a proteggere il freno di velocità dal surriscaldamento provocato durante la fase di decollo. Il Controllo missione sostiene che la perdita del frammento non rappresenta alcun rischio per le operazioni di rientro sulla Terra e non compromette il funzionamento dell'impianto frenante della navetta, utilizzato nell'ultima fase di volo atmosferico. Il pezzo è infatti utile solo nella fase di decollo. Non desta alcuna preoccupazione nemmeno la leggera ammaccatura individuata sul timone. Il Discovery è atteso domani sulla terra dopo una missione di due settimane iniziata sabato 31 maggio e che ha portato in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale la parte più voluminosa del laboratorio giapponese Kibo. Gli astronauti hanno due opportunità di atterraggio: alle 17,15 ora italiana o alle 18,50. Viste le buone condizioni meteo previste a Cape Canaveral, la Nasa non ha in programma di attivare la base di Edwards in California, che viene usata come riserva in caso di maltempo al Kennedy Space Center.
Il Discovery è atteso domani sulla terra dopo una missione di due settimane iniziata sabato 31 maggio e che ha portato in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale la parte più voluminosa del laboratorio giapponese Kibo. Gli astronauti hanno due opportunità di atterraggio: alle 17,15 ora italiana o alle 18,50. Viste le buone condizioni meteo previste a Cape Canaveral, la Nasa non ha in programma di attivare la base di Edwards in California, che viene usata come riserva in caso di maltempo al Kennedy Space Center.